BELLIZZI

IL GRANDIOSO TABACCHIFICIO ANGELONI DI BELLIZZI 

Il più grande dell’Italia meridionale, distrutto nel 1943

ex officine Maccaferri

Costruito nel 1924 dalla SAIS, Società Agricola Industriale Salernitana, era il più grande dell’Italia meridionale. Imponente nella mole e perfettissimo negli impianti, il magazzino generale accoglieva i tabacchi di quasi tutti gli altri stabilimenti dislocati in tutta la provincia. Opportunamente miscelati, i tabacchi concorrevano a formare numerosi tipi di sigari e sigarette, fra le quali si ricordano le Nazionali, le Tre Stelle, le A.O.I. le Serraglio e le Maryland.

La SAIS divenne, insieme agli altri tabacchifici di Salerno, S.A.I.M. de Martino e C. che forniva circa il 15% del quantitativo nazionale di produzione. Nel tabacchificio lavoravano circa 700 operai e 20 impiegati provenienti da Pontecagnano, Eboli, Montecorvino, dalle pendici dei monti Picentini, dall’Acernese, dall’Irpinia e anche da più lontano. L’assorbimento della mano d’opera era stagionale, data la caratteristica della lavorazione, e si estendeva normalmente durante il periodo luglio – gennaio. Si ricorda, tra gli altri, il responsabile capo il direttore Francesco Pagliara.

Il tabacchificio fu completamente distrutto dai vari bombardamenti effettuati nel 1943; requisito nel 1944 dagli Alleati, non fu mai più ricostruito.

La SAIM dismise l’impianto di Bellizzi, che venne acquistato e ristrutturato dalla società bolognese Officine Maccaferri specializzata nella produzione degli allora innovativi gabbioni metallici per impieghi strutturali.

contenuti a cura dell’Associazione Feudo RON ALFRE’

veduta dall’alto del tabacchificio – da pubblicazione Salernum, Rassegna trimestrale dell’azione Fascista nel salernitano a cura dell’Istituto Proviniciale Fascista di Cultura, Anno II, n.1 gennaio -marzo 1936

vista del tabacchificio anno 1944 – archivio privato

vista cantiere complesso Maccaferri anno 1949 – archivio società Maccaferri

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