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BATTIPAGLIA
rifugio sotterraneo piazza aldo moro
Il racconto delle popolazioni sorprese dai bombardamenti
Il rifugio antiaereo fu costruito a seguito delle leggi fasciste che, in previsione della guerra, intendevano stimolare la creazione di luoghi di riparo per la cittadinanza.
Il tunnel interrato era originariamente lungo più di 500 metri e raggiungeva l’edificio che ospita il Comune a partire dalla stazione ferroviaria, per estendersi fino piazza Conforti. Ad oggi solo una parte del rifugio è visitabile ed è stata predisposta una installazione multimediale che narra in breve le vicissitudini delle popolazioni delle città bombardate e di Battipaglia.
Il primo bombardamento aereo a Battipaglia fu il 21 giugno del 1943, nello stesso giorno in cui il capoluogo, Salerno, fu colpito per la prima volta, a testimonianza del valore strategico attribuito alla città.
Il bombardamento colse di sorpresa i cittadini, abituati a vedere solo transitare gli aerei in direzione Napoli: quella volta i portelloni sul ventre degli aerei si aprirono colpendo pesantemente la città. I bombardamenti si susseguirono nei mesi successivi per diventare martellanti nei giorni dello sbarco. I tedeschi difesero strenuamente la città, che persero e riconquistarono più volte, trasformando Battipaglia in obiettivo privilegiato dei bombardieri.
In quei giorni il rifugio non fu più sufficiente, la battaglia si combatteva strada per strada e la maggior parte dei cittadini cercò rifugio nelle grotte sulle colline.
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